L’abitazione in terra cruda, tipica dei Campidani, risale ai primi anni del Novecento. Presenta una disposizione tipicamente introversa, rivolta verso l’ampia corte interna attorno alla quale assume una caratteristica conformazione a U. Il prospetto su strada è informato a grande semplicità e si caratterizza per il profilo delle coperture e per il grande portale archivoltato.
Il portale, detto procciu, era utilizzato storicamente per l’accesso del carro alla corte poiché nelle case campidanesi convivevano spazi destinati alle attività familiari e spazi a servizio delle attività di lavorazione dei prodotti agricoli, solitamente grano e uva. È immancabile in queste case, oltre alla corte, la cantina di vinificazione, la cucina rustica, il forno per il pane e il portico sul quale affacciavano le stanze, detto lolla.
Al momento dell’intervento la casa era un uno stato avanzato di degrado.






Le coperture erano fatiscenti, così come gli intonaci e alcuni locali di servizio erano parzialmente crollati. La casa presentava grossi problemi di umidità nelle delicate murature di terra cruda.




L’intervento ha previsto:
- la ricostruzione delle parti crollate
- la sostituzione delle coperture con un tetto coibentato e ventilato
- l’isolamento dei pavimenti contro terra con un pacchetto traspirante composto da materiali ecocompatibili
- la sostituzione dei serramenti esterni on serramenti analoghi in legno e il recupero delle porte interne
- il rifacimento totale degli intonaci con malte di calce
- l’inserimento dell’impianto di climatizzazione e di un battiscopa radiante
- la realizzazione di un impianto fotovoltaico e solare termico.






Il cantiere è stato improntato al massimo recupero degli elementi originari e all’uso di materiali locali e tecniche tradizionali. Si sono conservate le caratteristiche di permeabilità e di isolamento tipiche della terra cruda, della calce e del legno. Gli spazi sono stati rifunzionalizzati per renderli adatti alla vita che vi si svolgerà.

